19/10/2017 | 16:07
Settore giovanile

5a Categoria: sabato si va in campo! Pellegrini:

La squadra della Feralpisal scende in campo sabato in Quinta Categoria: per il team di \\"Senza di me che gioco ?\\" si avvicina il debutto

SAL - Si prepara a scendere in campo la formazione della Feralpisal in Quinta Categoria. Il team di mister Francesco Pellegrini esordir nella manifestazione nella giornata di sabato 21 ottobre. Alle ore 13 al centro sportivo Bettinelli di Milano, contro il Venezia For Special - squadra adottata dalla formazione veneta -, il team verdeblu disputer la sua prima giornata di gara. Dopo le semifinali dello scorso anno nel campionato di Quarta Categoria, promosso dalla Lega Pro, stato organizzato un torneo ad ampio respiro che vede la partecipazione dei team nati nei club professionistici (la Feralpisal stata la prima in ambito professionistico) o adottati dalle societ pi blasonate. Pietro Lodi, responsabile dei progetti speciali, ribadisce questo impegno: "Sicuramente sapere che la Feralpisal presa come modello anche da altre societ professionistiche, che hanno creato all'interno squadre con ragazzi con disabilit, motivo di grande orgoglio. Abbiamo un progetto basato su inclusione sociale e benessere emozionale, che sono i capisaldi di questa importante attivit. Crediamo che il fine primario sia quello di dare la possibilit ai ragazzi di portare avanti la passione calcistica e metterli nelle migliori condizioni di praticare l'attivit sportiva. Da quest'anno abbiamo diversificato l'attivit, dividendo l'allenamento degli Under 12 da quello degli Over, che partecipano alla Quinta Categoria: ci ha portato a specificare gli esercizi, mirati alla loro et e soprattutto dedicando tutto lo spazio fisico necessario".


Mancano poche ore alla giornata di campionato e, dopo l'allenamento di mercoled che ha concluso la preparazione, abbiamo voluto contattare - come vogliono le tanto attese vigilie - mister Francesco Pellegrini.

Buongiorno Mister. Parliamo innanzitutto di queste prime settimane di lavoro.

I ragazzi hanno lavorato bene e sono in stato di fibrillazione per questo torneo che va ad iniziare. Dovremo essere capaci di creare un equilibrio che permetta di indirizzare le energie verso l'aspetto sociale della partita: loro, da questo punto di vista, hanno tanto entusiasmo. La partita non oggetto di risultato, ma valorizzazione di questi aspetti. Da quest'anno abbiamo voluto dividere la nostra attivit in due momenti: un'ora con i bambini pi piccoli e un'ora con gli Over 14 che partecipano al torneo. Credo che questo modo di lavorare stia portando ottimi frutti permettendo a tutti di trarre beneficio dal lavoro. Siamo tutti contenti. Lancio anche un appello a tutti coloro che magari hanno ancora qualche timore. Parliamo di un sistema non giudicante: diamo la possibilit a bambini e ragazzi la possibilit di provare e vivere un'esperienza sul campo con l'entusiasmo che un'attivit di gruppo e di squadra pu regalare.

Che sensazioni ci sono da parte dei ragazzi?

Mercoled li ho visti motivatissimi. Ma nel mio modo di fare non c' la volont di esaltare le cose. Direi che c' la giusta attesa, senza voler strafare.

I ragazzi hanno comunque una valida esperienza relativamente allo scorso campionato. Ci li porter a vivere la partita in modo diverso.

Credo che l'esperienza dello scorso anno sia stata importante per tutti loro. L'obiettivo che abbiamo che nella diversit non si percepisca la diversit. Hanno patologie diverse, dall'autismo alla sindrome di down, ma tra di loro c' un'armonia tale che solo una palla che rotola riesce a generare. E questo ci che settimanalmente mi rende orgoglioso di far parte di questo progetto.



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