05/04/2020 | 00:00
Prima squadra

Andrea Caracciolo:

Queste le parole del capitano verdebl, rilasciate al Corriere dello Sport il giorno 30 marzo 2020:

vicino al dramma di tante famiglie, l'Airone, e ha le ali abbassate. Un periodo di sofferenze e lo sport diventa marginale. Perch l' unica cosa importante, ora, uscire in fretta dal tunnel, rivedere la luce. Andrea Caracciolo, il capitano della Feralpisal dopo esserlo stato del Brescia, lancia un messaggio di speranza: Dobbiamo guardare al futuro e pensare a rialzarci.

Caracciolo, come va?

Abbiamo la fortuna di essere in salute.

Come trascorre le giornate?

Al mattino aiuto i bambini, i gemelli Riccardo e Beatrice, a fare i compiti. Nel pomeriggio mi alleno. Seguo le tabelle del preparatore atletico. Faccio le scale di corsa. Parto dal 2 piano sotto terra e salgo fino al 4. Sei piani, insomma. Poi scendo con calma, E ripeto per una decina di volte. Corsette all'esterno? No. Abito a Brescia, in centro storico, e non ho un giardinetto. Dispiace per i ragazzi, che non possono sfogarsi. Per loro restare sempre in casa noioso.

Sente i compagni di squadra?

Abbiamo una chat, siamo in contatto. A volte ci scambiamo battute, spesso affrontiamo argomenti seri. Un modo per essere vicini.

Pi i giorni passano e pi ha l'impressione che la ripresa si avvicini? O, invece, si allontani?

Non ne ho l'idea, e parlare di calcio, ora, problematico. Leggo le dichiarazioni del nostro presidente Pasini, del numero 1 della Lega Pro Ghirelli e di tanti esponenti di serie A e B. E non so che dire. Bisogna vedere quando finir questa emergenza, che danni avr fatto. Parlare di tornare in campo fra 2-3 settimane mi sembra prematuro. La situazione surreale, soprattutto nelle provincie di Bergamo e Brescia, le pi colpite. Mi riesce difficile immaginare la gente festante allo stadio, per un gol o una vittoria.

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