19/11/2023 | 09:09
Progetti speciali

#CAPACIDI INCONTRA DON CIOTTI

Il fondatore di Libera insieme al club sul percorso verdeblù dedicato alla legalità

Un incontro speciale. Una fusione di valori e visioni, tra sport e vita. Feralpisalò e Don Luigi Ciotti insieme per dare ancora più vigore al percorso di sensibilizzazione del progetto sulla legalità, #CapaciDi.

Da sinistra: il direttore comunicazione Matteo Oxilia, Don Luigi Ciotti, lo scrittore Alessandro Lucà e il direttore operativo Ilenia Setola

Il club venerdì sera, a Rezzato, ha incontrato in udienza privata l’ispiratore e fondatore del Gruppo Abele e dell'associazione Libera, contro i soprusi delle mafie in tutta Italia e nel mondo. Una colonna del nostro Paese nel percorso su legalità ed inclusione. 

Quasi un’ora di dialogo intenso e sentito, in cui don Ciotti - qualche giorno dopo l’ultimo incontro con Papa Francesco - ha ricevuto in regalo l’ormai famosa maglia dedicata ai giudici Falcone e Borsellino e il libro nato da questa idea del maggio 2022, il romanzo “Capaci di”, realizzato con il supporto degli studenti del liceo Fermi di Salò e dello scrittore Alessandro Lucà, presente all’incontro.

“Mi fa enorme piacere vedere che lo sport non dimentica le vittime innocenti della mafia - le parole di Don Luigi Ciotti ai media Verdeblù.Ho ricevuto con grande piacere la bellissima maglia con Borsellino e Falcone, e sono rimasto colpito dalle attività sociali di questo club. E’ bello sentire che il calcio aiuta i ragazzi a prendere coscienza oltre la gioia del gioco, ma aiutandoli a crescere anche con queste iniziative, perché la memoria dev’essere viva. Non solo con eventi o celebrazioni, ma traducendosi in responsabilità e impegno. E’ importante che nel mondo del calcio ci sia una Feralpisalò così attenta. E che abbia scelto questi valori, questi contenuti, questa passione per dare un contributo così forte per fare coscienza. Auguro a questa squadra di continuare a giocare e testimoniare attraverso il calcio, il mondo dello sport riesce a saldare questa dimensione di memoria e impegno, testimonianza e generosità. Mi hanno raccontato anche di altre iniziative: il cane Leo e la scuola calcio per ragazzi con disabilità cognitiva. Un’attenzione ai più fragili che mi auguro si allarghi sempre di più. Complimenti di cuore alla società e chi lavora dietro le quinte perché significa coniugare valori importanti sapendo mantenere i piedi per terra per non dimenticare di riempire la nostra anima e i nostri percorsi.

Don Ciotti durante l'incontro con i rappresentanti del club

E poi il libro. Il libro è importante. Perché la cultura stimola le coscienze e avere i libri che ci raccontano volti, storie, fatiche, speranze e percorsi be’, aiuta tanto. Uno slogan vincente, quello scelto con “Capaci di”. La strage di Capaci è un simbolo. Quel cartello dell'autostrada colpì subito l’informazione e i media e la vostra idea è un’espressione perfetta per invitarci ad essere capaci di memoria, impegno, responsabilità di sapere giocare per condividere valori e rispetto per gli altri. Il vostro è un calcio che socializza, che accoglie e che aiuta a rispettare le regole. E poi la squadra è il simbolo di questo “noi”, della dimensione collettiva e plurale del giocare e del cammino della vita”.

“Ringraziamo l’associazione Libera e l’autore Alessandro Lucà per il supporto e per averci aiutato ad avvicinare don Ciotti, che si è dimostrata una persona unica per sensibilità, umanità e attenzione. Ci ha accolto come se ci conoscessimo da sempre e in effetti un po’ è così perché chi condivide certi valori ha già un legame intrinseco - le dichiarazioni congiunte del direttore operativo di Feralpisalò, Ilenia Setola e del direttore Comunicazione, Matteo Oxilia - Questo è stato un ennesimo passo avanti per diffondere il lavoro sulla responsabilità sociale dei Leoni del Garda, le parole di Don Ciotti ci danno grande vigore per proseguire con questo impegno dedicato ai giovani ma, in generale, allo sport italiano”.

Don Ciotti durante l'incontro a Rezzato con Feralpisalò

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